La Sirena (Ligheia)

Lettura collettiva della Upter di uno dei racconti più belli della letteratura italiana del ‘900 di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il racconto fu pubblicato postumo da Feltrinelli nel 1961 e l’altro titolo con cui è anche conosciuto, “Lighea” – dal nome del personaggio mitologico rappresentato – gli fu dato dalla moglie dell’autore, morto tre anni prima. L’autore scrisse La sirena negli ultimi mesi della sua vita, quando già era consapevole della sua grave malattia, per cui ‘Lighea’ assume quasi il carattere di un testamento spirituale. La narrazione si sviluppa su due livelli, uno realistico, che ha per protagonista il giovane Paolo Corbera di Salina, impiegato come giornalista a “La stampa” di Torino (città che Lampedusa conosceva bene avendovi assolto il servizio di leva), e uno di carattere fantastico, nel quale si racconta l’amore fra un uomo e una sirena; quest’ultima parte del racconto apre le porte ad una dimensione soprannaturale popolata di allusioni simboliche, di implicazioni psicologiche, che ne fanno una struggente meditazione sull’amore e sulla morte.

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