Vacanze e crowdfunding

Aggiornamento al 22 settembre 20

La campagna di Crowdfunding per la pubblicazione del mio libro “I Colleghi” è terminata. Ottanta preordini su duecento. Come è evidente, non ce l’ho fatta, ma non fa niente; “Bisogna saper perdere” cantavano i Rokes. Ringrazio di cuore le persone che mi hanno generosamente supportato in questa avventura alle quali Bookabook invierà la copia che hanno ordinato. Un abbraccio a tutti. Pasquale

Care amiche e amici, la campagna per consentire la pubblicazione del libro “I colleghi” va avanti nonostante le ferie. Ma il conto alla rovescia è implacabile. La vedo dura; trovare altre 140 persone disposte a preordinare il libro (è indifferente sul conteggio se e-book a 6.99 o libro a 12 euro) ma chi si ferma è perduto e non bisogna mollare.

qui sotto una promozione vacanziera con lo sconto.

https://bookabook.it/libri/i-colleghi/

Care autrici e cari autori,l’estate è una stagione fantastica per scoprire nuove letture. E per noi di bookabook è anche un ottimo momento per scegliere insieme ai lettori i libri che pubblicheremo nei prossimi mesi. Per accendere il passaparola estivo, da oggi martedì 3 fino al 24 agosto, sarà attiva una super promozione del 20% su tutti i titoli in crowdfunding.Il codice sconto è ESTATE2021.Buone vacanze da tutti noi,Il team di bookabook

Aggiornamento crowdfunding

Un grazie infinito a tutti gli amici di Facebook e fuori Facebook che hanno reso possibile ad oggi un primo traguardo del 28% (46 copie preordinate) del crowdfunding legato al mio libro “I colleghi” assicurandosi così l’arrivo del libro tra qualche mese. L’obiettivo finale (mancano 75 giorni) per la pubblicazione nazionale è fissato a 200 copie (cartacee o in e-book). Se vi fa piacere partecipare attivamente e decidere la pubblicazione del libro cliccate all’interno del link e pre-ordinate la vostra copia; magari il libro vi piacerà. Ringrazierò personalmente chi mi sosterrà nella pubblicazione di questo libro ma ringrazio anche tutti gli altri per l’attenzione prestata.

Pasquale

I Colleghi – crowdfunding

Pochi giorni fa è partita la campagna di crowdfunding per il mio libro dal titolo “I colleghi”. Ad oggi siamo al 20% delle copie preordinate; rimangono 88 giorni.

 La casa editrice che adotta il crowdfunding in Italia è Bookabook e presenta se stessa in questo modo: una casa editrice diversa, dove i lettori sono protagonisti della vita dei libri dando la possibilità agli stessi lettori di scegliere, di partecipare, di portare i libri sugli scaffali delle librerie e di contribuire, attraverso il passaparola, a scriverne il successo. Non ci sono costi per l’autore. Una volta superata la selezione della redazione, viene lanciata una campagna volta a coinvolgere i potenziali lettori. Se la campagna raggiungerà in 100 giorni l’obiettivo di 200 copie preordinate, il manoscritto sarà pubblicato e distribuito sul mercato.

Ci si aspetta che, attraverso la campagna di crowdfunding, i potenziali lettori, coinvolti già dalle primissime fasi – se convinti della validità del libro – saranno i primi ad attivarsi per consigliare la lettura ad altre persone; raggiunto l’obbiettivo di 200 copie la casa editrice garantisce editing, progetto grafico, stampa, distribuzione e marketing.

E già. Ma bisogna arrivare a 200 e non si possono fare auto-acquisti.

Ora vi racconto la mia esperienza.

Ho inviato il manoscritto a diverse case editrici, avendo deciso di mettermi in gioco senza ricorrere, come alcune volte ho fatto, al Self-publishing. Ovviamente le grandi case editrici non rispondono, ammesso che rispondano, prima di sei mesi, come esse stesse dichiarano.

Bookabook, che immagino abbia una redazione di giovani veloce e attenta, dichiara di rispondere sempre; in caso di esito positivo o negativo, entro 21 giorni; così è stato.

A questo punto ti viene assegnata una persona del team che ti segue per tutto il percorso con consigli e suggerimenti su come organizzare la tua campagna di crowdfunding.

Sì, perché il lavoro non è facile. Essenzialmente il crowdfunding è una raccolta fondi che parte con l’invito  – da parte dell’autore  –  a parenti, amici e conoscenti a pre-acquistare una copia del libro per poter raggiungere il goal di 200 copie e permettere così di pubblicare il libro; sostanzialmente ognuno dei 200 diventerebbe un pezzetto di  editore, che crede nel libro e vuole partecipare direttamente alla realizzazione del sogno del suo amico, parente, conoscente.

Quindi la prima cosa è individuare le persone che possono aiutarti a realizzare il progetto: una settimana prima del lancio ho inviato una serie di messaggi tramite wattsapp, messenger ed e-mail agli amici e parenti chiedendo loro di sostenere la campagna che sarebbe iniziata alle ore 17.30 del giorno x.

Alcuni di loro non hanno avuto esitazioni e mi hanno assicurato immediatamente il loro sostegno ancor prima che partisse la campagna; dichiaravano sostanzialmente che avrebbero pre-acquistato il libro il giorno x, lo stesso giorno del lancio della campagna di crowdfunding.

Così hanno fatto; e lo hanno fatto anche altre persone qualche giorno dopo.

Ora, con 88 giorni rimasti (ne sono passati solo 12), siamo al 20% (40 copie vendute) ma necessitano ancora 160 preordini per raggiungere l’obiettivo delle 200 copie necessarie alla pubblicazione.

E’ chiaro che ti viene un po’ d’angoscia e fai alcune considerazioni:

  1. Quelli che hanno già acquistato un libro che gli arriverà, nel migliore dei casi, a marzo del 2022 (per ora però possono leggerlo in pdf) fanno un atto di fede e di amicizia, insomma ti vogliono bene;
  2. E’ plausibile che il crowdfunding, dopo una fase iniziale di entusiasmo, raggiunga un plateau di calma piatta per poi riprendersi verso la fine, quando mancano una decina di giorni, e gli  amici e parenti che hanno effettuato l’acquisto all’inizio presumibilmente si metteranno in moto per consigliare ai loro amici l’acquisto prima della fine della campagna, proprio per non lasciar fallire l’operazione a pochi giorni dalla conclusione;
  3. Se non si raggiungono almeno le 60 copie, verranno riaccreditati i soldi; se si superano le 60 ma non si raggiungono le 200 verrà fatto comunque un light editing ed è previsto l’invio delle copie preordinate ma non ci sarà pubblicazione a livello nazionale.
  4. Cosa fare nel mezzo? A chi rivolgersi? Come far conoscere il contenuto, lo stile, la storia e il soggetto del libro? A chi potrebbe interessare leggere il libro di uno sconosciuto con tutto quello che c’è a disposizione nelle librerie?
  5.  A queste domande solitamente risponde l’editore tradizionale (lasciamo stare il self-publishing); insomma ci pensa lui, fa parte del suo investimento che gli tornerà con gli utili se fa una campagna di promozione adeguata.
  6. L’editore tradizionale già dallo scouting prepara la sua strategia: autori conosciuti garantiscono un sicuro ritorno economico; si tratterebbe di un’operazione con rischi limitati.
  7. Poi ci sono gli agenti che segnalano i possibili nuovi autori alle case editrici e tutelano l’autore lasciandolo tranquillo anche dal punto di vista legale.
  8. I manoscritti, dopo sei mesi, verranno analizzati e avviati, se riconosciuti pubblicabili, alla procedura di pubblicazione che, generalmente richiede altrettanto tempo.
  9. Ovviamente con il self-publishing tutto si risolve in pochi giorni; gli mandi il manoscritto già trattato dal punto di vista dell’editing (è facile con tutti i programmi di scrittura disponibili) e loro lo stampano; pagando un tanto a copia ti danno anche assistenza per la copertina e seguono le  fasi di vendita on line; insomma ti compri il numero di copie che ti interessa ad un prezzo basso per l’autore e ne fai quello che vuoi; quelli on line rimangono a prezzo pieno.
  10. Quindi, nel caso del self-publishing, il libro rimane nelle gallerie di Amazon, nella galleria di chi ti ha fornito le copie e in quelle delle principali vendite online. Tutto il resto devi farlo tu; promozione con i social, presentazioni on line e dal vivo e tutto quello che serve per far conoscere la tua opera.

Siamo ancora nei primi 12 giorni, sembrerebbe che ci sia molto tempo.

Allora ti devi muovere. Che fare?

  • Usare Facebook per annunci accattivanti che suscitino la curiosità di chi li vede; magari restano fulminati sulla via di Damasco da tanta bellezza e vanno immediatamente sul sito di bookabook per premere preordina ora?
  • Ma Facebook è una giungla come Google, dove, se vuoi nascondere qualcosa, è lì che la devi mettere; non la troverà nessuno!
  • Infatti la notizia su Facebook, seppur accattivante, dura lo spazio di un nanosecondo e sparisce immediatamente come un ago in un pagliaio.
  • Contattare amici di gruppi a cui partecipi, ad esempio, gruppi di lettura; proporre una presentazione on line di un’oretta con dibattito sugli argomenti trattati, sperando che alla fine ci siano un paio di persone che fanno il pre-ordine?
  • Fare un podcast come questo per sollevare l’argomento sperando che qualcuno lo ascolti e almeno una persona compri il libro? E sono tre.
  •  Riscrivere a tutti e chiedere insistentemente di comprare il libro, per favore? No, questo no!
  • Chiedere a quelli che ci sono riusciti come diavolo hanno fatto a raggiungere le 200 copie vendute e anche di più? E sono in molti ad esserci riusciti.
  • Si sa, i ragazzi sono maghi con i social ma, non avendo soldi, come fanno ad acquistare il libro del loro amico? Forse lo fanno comprare ai loro genitori. Infatti la maggior parte degli autori ha meno di trent’anni.

E passiamo al libro:

  • Perché le persone dovrebbero comprare e leggere un libro intitolato I colleghi?
  • Forse perché c’è dentro una storia d’amore tra colleghi, cosa che accade spesso?
  • Forse perché l’argomento citato nella sinossi può interessare le persone che sono incuriositi dal viaggio nelle varie regioni italiane nelle quali vengono descritte le condizioni in cui versano aziende e imprenditori, spina portante dell’economia di questo paese?
  • Forse perché i tre amici e colleghi finiscono per andare tutti a vivere a Napoli, la città più bella d’Italia, e tutti quelli che amano Napoli potrebbero comprare il libro?
  • Forse perché a Napoli incontrano un imprenditore che cambierà loro la vita?
  • Forse perché a Napoli uno dei tre diventa capitano della Finanza?
  • Forse perché le indagini avranno un epilogo molto triste per qualcuno?
  • Se avessi optato per il self-publishing avrei avuto di queste ansie?
  • No, perché tutto mi sarebbe scivolato addosso, i libri sarebbero arrivati e magari avrei fatto una presentazione nella libreria di un mio amico e nella biblioteca che frequento da anni da cui sarebbero scaturite una decina di copie vendute? E sono 13.
  • Perché il contenuto, la storia, il romanzo, i sentimenti e tutto il resto passano nel dimenticatoio a favore di un marketing amatoriale che dovrei fare io stesso con i miei pochi mezzi?
  • L’ho fatto leggere a qualcuno, mi hanno dato consigli, ho fatto modifiche, gli è piaciuto ma tutto rimane lì?
  • Un editore normale mi chiederebbe tutto ciò? No, ma io a un editore normale non ci arrivo.
  • Quelli che mi stanno aiutando avendo comprato in anticipo il libro lo hanno fatto perché il libro gli piace? No. Lo hanno fatto perché gli piaccio io, insomma mi vogliono bene e me lo dimostrano comprando il libro, leggendo quello che scrivo.
  • Forse il senso di questa operazione si intravvede dal 20% in poi cioè da quando anche altre persone non parenti o amici si interesseranno al libro sulla base delle presentazioni, della accattivante propaganda nei social, sulla base del passaparola?
  • E qual è la differenza con un libro di una normale edizione?
  • Nella libreria un libro edito normalmente si presenta in carne ed ossa e chi lo vede può essere abbagliato dalla copertina, dalla sinossi nella quarta di copertina, dall’autore conosciuto o letto; ma il compratore compra sempre a scatola chiusa? Sì. Nessuno ti fa leggere il libro prima di comprarlo.
  • Il crowdfunding invece prevede la possibilità di leggere la bozza definitiva in pdf; ed è questo un punto a favore? Si può cominciare a discutere su un documento completo prima che arrivi il cartaceo? Sì e non è poca cosa.
  • Un libro in vetrina è sempre un libro in vetrina e spesso, dopo averlo acquistato, è deludente.
  • Emmanuel Carrère, di cui ho appena letto “Yoga”, dopo averli letti praticamente tutti, è il mio autore di riferimento; è a lui che cerco di ispirarmi per la sua grande chiarezza nell’esposizione o descrizione di fatti o sentimenti. Anche se la maggior parte dei suoi libri è stata scritta con un solo dito ed io invece uso da sempre dieci dita, riconosco che scrive molto meglio di me. Facile no? Scherzo ovviamente. Comunque non sapevo cosa fosse “Yoga” e mi sono fidato di lui, la mia voglia di leggerlo era indipendente da cosa ci fosse nel libro, avevo un bisogno impellente di leggere quello che aveva scritto lui, qualsiasi cosa. Questo vuol dire che l’autore conta? Sì, in questo caso. Anche se il libro più bello è “Vite che non sono la mia”; e lì che raggiunge il massimo della profondità del dolore nella descrizione della perdita di un figlio di una sua amica. Struggente e perfetto.
  • Quindi è importante l’autore? Qui, nel crowdfunding intendo, l’autore può essere importante per quelli che lo sostengono? Parenti, amici? Sì. Vogliono leggere te, voglio sapere se sei così come ti conoscono allo stesso modo come io, anche non avendolo mai visto, conosco Carrère.
  • E se le persone che raggiungi sapessero quanto ti fanno felice acquistando il tuo libro in prevendita e permettendone così la pubblicazione a livello nazionale lo farebbero in un attimo? Cliccherebbero immediatamente nel sito per fare il pre-ordine come fanno per qualsiasi altro prodotto su Decatlon e Amazon con tanta facilità? Spenderebbero volentieri 12 euro per farti felice? O 6,99 per il formato e-book? Forse sì.

Il libro

Il libro ora è in secondo piano; sì è vero l’hai scritto, quelle scene, descrizioni di paesaggi, sentimenti, dialoghi, storie diverse che si intrecciano per farne una sola con una sua conclusione. Un libro che vive di vita propria, nel limbo, nell’attesa di essere o non essere pubblicato. “To be or not to be; that is the question”.

E cosa direbbero i miei personaggi? Ma ti vuoi dare una mossa? Vuoi che rimaniamo in un cassetto? A fare cosa? Ad ammuffire?

Beh, ragazzi, io ci provo ma se non raggiungiamo le 200 copie rimane una storia tra me e voi, non meno importante, peraltro; io vi ho voluto bene, vi ho diretto nelle vostre azioni come un regista e voi avete accettato di buon grado ogni cosa. Vi ho maltrattato? Qualche volta sì, qualche volta  no. Poi, se ben ricordate, non avevamo un accordo? Avete preteso di raccontarla voi la storia. Vi ho risposto, ma come si fa? Posso parlare in terza persona raccontando le cose come un esterno che sa tutto (deus ex-machina). Ho proposto perfino a uno di voi di raccontare la storia di tutti; ma lì sono volati gli stracci. Se la racconta lui sarà piena di bugie. Se la racconta lei è una storia di parte, solo al femminile. E allora come si fa? ho chiesto. Semplice, mi avete risposto, ognuno parla per sé! Cosa? Sì, avete detto in coro, ognuno racconta un pezzo della storia dal suo punto di vista. E io vi ho anche accontentato; ne sono scaturiti  praticamente 27 monologhi, tanti quanti sono i capitoli,  tutti legati tra loro, in ognuno dei quali avete potuto esprimervi liberamente, anche se, non potendo leggere il libro in quanto personaggi, non verrete mai a sapere cosa gli altri dicono di ognuno di voi.

Beh, è la vita ragazzi, speriamo che sarete pubblicati. E se non sarete pubblicati sappiate che vi ho voluto bene.

I colleghi

da questo momento inizia la campagna di crowdfunding (ricerca fondi) per il mio libro “I Colleghi”, che prevede un pre-ordine (un vero e proprio acquisto del libro nel formato che preferite, cartaceo o e-book) e che potete facilmente effettuare a questo link: https://bookabook.it/libri/i-colleghi

In caso di pubblicazione, il libro vi verrà spedito tra qualche mese, mentre se la campagna non dovesse raggiungere almeno 60 copie pre-ordinate dai lettori, riceverete un rimborso completo e automatico. 

In quanto primi sostenitori, ovvero coloro che davvero renderanno possibile la pubblicazione, potrete seguire l’andamento della campagna di crowfunding alla pagina dedicata, leggere la sinossi e altri contenuti, (anche l’intero romanzo in pdf), partecipare agli eventi programmati e commentare sulla pagina dedicata.

Un abbraccio e mi raccomando, passate parola!

 Grazie infinite

Pasquale

La Sirena (Ligheia)

Lettura collettiva della Upter di uno dei racconti più belli della letteratura italiana del ‘900 di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il racconto fu pubblicato postumo da Feltrinelli nel 1961 e l’altro titolo con cui è anche conosciuto, “Lighea” – dal nome del personaggio mitologico rappresentato – gli fu dato dalla moglie dell’autore, morto tre anni prima. L’autore scrisse La sirena negli ultimi mesi della sua vita, quando già era consapevole della sua grave malattia, per cui ‘Lighea’ assume quasi il carattere di un testamento spirituale. La narrazione si sviluppa su due livelli, uno realistico, che ha per protagonista il giovane Paolo Corbera di Salina, impiegato come giornalista a “La stampa” di Torino (città che Lampedusa conosceva bene avendovi assolto il servizio di leva), e uno di carattere fantastico, nel quale si racconta l’amore fra un uomo e una sirena; quest’ultima parte del racconto apre le porte ad una dimensione soprannaturale popolata di allusioni simboliche, di implicazioni psicologiche, che ne fanno una struggente meditazione sull’amore e sulla morte.

Giornata mondiale della poesia – 21 Marzo 2021

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